Giace

Esile respiro,
tanto lieve
che devo tendere l’orecchio per sentirlo.

Immobile,
può dormire una notte intera
senza muoversi mai.

Nascosta,
le lenzuola fin su la testa,
a lasciar liberi solo i capelli.

Minuta,
su se stessa rannicchiata,
a cercar calore anche dopo l’inverno.

Presente,
pronta a strigermi la mano quando,
sotto il suo cuscino, cerco la sua.

Amata,
ché ogni notte è notte degna,
se lei giace accanto a me.

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